Descrizione
Da dove viene il successo della new wave dell’hip hop? Il pioniere unanimemente riconosciuto si chiama Maruego.
«Maruego è il precursore di tante intuizioni poi sfociate nel boom della trap in Italia. È lui ad avere indicato la strada percorsa da tanti colleghi» – Panorama
“C’è una foto, nei nostri album di famiglia, in cui ho quattro o cinque anni. Porto già gli occhiali, perché non ci vedevo bene. Ho un grembiulino e sono ritratto in una posa pensierosa durante una gita organizzata da uno dei centri estivi in cui mi mandava mia madre. Col mio permesso di soggiorno non potevo andare con lei in Marocco. Nello scatto ho uno sguardo afflitto e preoccupato. Tutte le volte che le capita di riguardare quella fotografia, mia madre si copre gli occhi con una mano. e senza doverglielo chiedere so che sta piangendo.”
La storia della potente new wave del rap – la trap, nata in Usa negli anni duemila e diffusasi rapidamente in tutto il mondo – è una storia di melting pot, di contaminazioni culturali, di periferie e di seconde generazioni. Il musicista che l’ha reinterpretata e importata in Italia si chiama Maruego, anzi MaRue, come si è di recente ribattezzato. Scoperto da Gué Pequeno, a partire dalla sua hit “Cioccolata” del 2014 sviluppa una proposta musicale nuova e ambiziosa che nel giro di pochi anni rinnova sonorità e linguaggi dell’hip hop, aprendo la strada a una intera generazione di artisti. È stato il primo a sperimentare l’uso massiccio dell'”autotune”. Il suo sound unisce il rap all’elettronica e a influenze di provenienza globale, dalla raï algerina alla trap francese. Le sue rime mescolano l’italiano, il francese, l’arabo e lo slang americano, al servizio di un’inventiva linguistica vulcanica che gli ha guadagnato l’attenzione anche dell’Accademia della Crusca. In questo libro MaRue racconta la sua vita, una vicenda accidentata e romanzesca che è il cuore della sua ispirazione artistica. Dall’infanzia vissuta tra Casablanca e Milano negli ambienti malavitosi all’ombra di un genitore violento, rapito dal padre e salvato dall’amore della madre Nadia, all’adolescenza difficile in una Milano multietnica ma ancora lontana dall’integrazione. E poi l’amicizia e gli esordi con Ghali e Sfera Ebbasta, l’hashish, gli arresti, la gavetta in macelleria e il sogno della musica, le collaborazioni con i più grandi nomi della scena italiana – tra cui Fabri Fibra, Emis Killa, Jake La Furia – fino alla crisi e alla rinascita.