Come dopo un incidente o una rissa, nella copertina Sergio ha il volto tumefatto
e pieno di lividi, ma è ormai conscio che tutto si supera:
La parola chiave è consapevolezza, il pezzo si chiama “Forse Forse” e
dovete immaginare di discutere con delle persone non a livello verbale ma
fisico. Dopo che uscite da una rissa vi rendete conto di esservi fatti male, ma
comunque è un male per il quale dopo due o tre giorni guarite, acquisite la
consapevolezza di non essere fatti di carta e le cose si sistemano, si va
avanti comunque – racconta Sergio – Questa canzone l’ho scritta quando ho
capito che il dolore era andato via; è la consapevolezza dopo che hai fatto un
incidente, in fin dei conti ti è andata bene, ora si va avanti. Si risale in
macchina e si riparte.
Il testo si sviluppa seguendo due metodi ben precisi: da un lato Sergio ci porta
nel suo mondo utilizzando immagini concrete in cui l’ascoltatore può
identificarsi, dall’altro invece la descrizione delle sensazioni che questo
superamento comporta. Con uno fotografa, con l’altro ti trascina dentro, ti
avvolge:
Avrei dovuto fare piano / Avrei dovuto darti retta / Malinconia sopra la testa /
Come un ombrello che ci copre